Visitare il parco dei Monti Picentini e soggiornare al Vignadonica Resort

A settembre, il Salernitano propone ancora mete suggestive, come i Monti Picentini, un paradiso naturale alle spalle della Costiera Amalfitana. Spostata verso il Tirreno, la regione calcareo-dolomitica costituisce il maggiore bacino idrografico del Meridione e il terzo d’Europa. Da essa dipartono i fiumi Sele, Calore, Ofanto, Sabato, Tusciano, Picentino e Solofrano, e parecchi torrenti. 

Tramite decreto, il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali ha dichiarato l’intero territorio “di notevole interesse pubblico” perché costituisce “una serie di incomparabili quadri ambientali, osservabili da numerosi punti di belvedere, formati da massicci calcarei, pianori appenninici, da boschi e verdeggianti pascoli posti ai margini di faggete di notevole estensione”.

Parco dei Monti Picentini: in mezzo alla natura

Nel 1995 è qui sorto, con sede a Nusco, il Parco dei Monti Picentini, patrimonio regionale comprensivo della più vasta distesa forestale del Sud. Definito terra di Santi e Briganti, ospita l’Oasi naturale del Monte Polveracchio, l’Oasi naturale Valle della Caccia e l’Oasi Wwf Monte Accellica. Due terzi dell’area è coperta da faggete, ma alla ricchezza paesaggistica contribuiscono pure l’acero, il castagno, il cerro, il pino nero. Complessivamente, l’elenco floristico ammonta a 1260 specie, di cui circa il 7,3% endemiche e subendemiche. 

Della fauna fanno invece parte l’allocco, l’aquila reale, il cinghiale, la coturnice, il falco pellegrino, il gatto selvatico, il lupo (specie protetta in Italia), il picchio nero, la poiana, la salamandra e la volpe. Inoltre, è possibile avvistare astori, linci e tassi; tra i rettili sono presenti serpenti quali il biacco, il cervone e, tra le vipere, l’aspide. Nelle escursioni è bene armarsi di binocolo per ammirare lo spettacolo circostante.

Itinerari diversi per grado di difficoltà

I sentieri del Parco Regionale dei Monti Picentini presentano un’estensione complessiva superiore ai 500 km. Attualmente percorribili senza scorgere tracce di insediamento umano, possono soddisfare una domanda turistica variegata e stimolare l’economia dell’intero comprensorio. Oltre ai più semplici itinerari, accessibili per tutti, alcuni, richiedenti una discreta esperienza, si sviluppano lungo spettacolari dorsali montuose con vista sul mare ma anche sui rilevanti scenari paesaggistici interni. 

 

Bellezze naturalistiche si coniugano a quelle storico-artistiche: le grotte di San Michele in Olevano sul Tusciano (Patrimonio Mondiale dell’Umanità secondo l’Unesco), i feudi, i castelli arroccati su rupi scoscese, i tantissimi luoghi ecclesiastici, ad esempio i resti dell’Abbazia di Santa Maria di Tubenna nel Comune di Castiglione del Genovesi da cui il colpo d’occhio del golfo di Salerno è meraviglioso. 

 

Per concludere, il Parco dei Monti Picentini ha all’attivo 33 grotte carsiche. Su tutte spiccano la Grotta del Caliendo in agro di Bagnoli Irpino, dove, nelle parti alte e nei tratti fossili, stalattiti, stalagmiti, colate, vele o mammelloni di carbonato di calcio rivestono volte, pavimenti e pareti. 

 

La Grotta di San Michele nel Comune di Olevano sul Tusciano è, poi, una tappa irrinunciabile per i credenti e non. Nelle rientranze della roccia ben sette chiese sono state costruite, risalenti tutte al IX secolo, molte delle quali contenenti affreschi incantevoli.

Vignadonica Resort: a pochi passi dal Parco dei Monti Picentini

Proprio tra i Monti Picentini sorge e si affaccia il Vignadonica Resort, relais accogliente e confortevole adatto sia per brevi sia per lunghi soggiorni, dotato di ogni comfort. Il luogo perfetto in cui soggiornare tra un’escursione e l’altra.

Un’escursione particolarmente consigliata

Tra le tante mete elencate in precedenza vogliamo consigliare un’escursione da non perdere, estremamente suggestiva e ricca di scenari mozzafiato.

DA CAPO CALVANICO AL PIZZO SAN MICHELE

  • Dislivello: M. 1000.
  • Difficoltà: E – Escursionistica.
  • Tempo di percorrenza: 3 ore e 30 minuti
  • Lunghezza: 4,6 km
  • Presenza di acqua: Alla sorgente dell’Acqua Carpegna, presso il Casone De Fazio

Partendo dalla sorgente dell’Acqua Carpegna si perviene al Santuario sommitale (anche detto “San Michele ‘e coppa”) meta storica del culto di San Michele, ancora vivissimo nelle popolazioni locali. Questo santuario in vetta è il più alto d’Italia, si trova infatti a quasi 1600 metri slm.Un particolarità consiste nel fatto che in questo luogo è possibile trovare ristoro e un vano sempre aperto, accedendo al rifugio adiacente al santuario. Al suo interno c’è la possibilità di utilizzare un camino e ripararsi dal freddo. 

Per visitare la chiesa e gli altri ambiente è necessario chiedere la chiave al Comune di Calvanico.

La forma appuntita della montagna e la sua posizione garantiscono un meraviglioso e vasto panorama su tutti i Picentini, gli Alburni e la Pianura di Salerno, Mercato San Severino e Avellino, i Lattari, il Vesuvio, il Partenio, il Matese ed oltre.

Questa è solo una delle alternative bellissime che offrono i monti Picentini. Tutte le attrazioni naturali facilmente raggiungibili a partire dal Vignadonica Resort, dal Golfo alla catena montuosa fino alle grotte, sono in grado di trasmettere sensazioni davvero uniche.